giovedì 24 gennaio 2008

munch...


mani..di Rodin



"Ma come? Grave incertezza, ogni qualvolta l'animo nostro si sente sorpassato da se medesimo; quando lui, il ricercatore, è al tempo stesso anche il paese tenebroso dove deve cercare e dove tutto il suo bagaglio non gli servirà a nulla.
Cercare? Non soltanto: creare. "


(M. Proust, la strada di Swann)

martedì 15 gennaio 2008

...LeOpArDi...

Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto.
(Pensieri XIII)



Felicità non è altro che contentezza del proprio essere e del proprio modo di essere, soddisfazione, amore perfetto del proprio stato, qualunque del resto esso stato si sia, e fosse pur arco il più spregevole. Ora da questa sola definizione si può comprendere che la felicità è di sua natura impossibile in un ente che ami se stesso sopra ogni cosa, quali sono per natura tutti i viventi, soli capaci d'altronde di felicità. Un amor di se stesso che non può cessare e che non ha limiti, è incompatibile colla contentezza, colla soddisfazione. Qualunque sia il bene di cui goda un vivente, egli si desidererà sempre un ben maggiore, perché il suo amor proprio [amore della propria persona] non cesserà, e perché quel bene, per grande che sia, sarà sempre limitato, e il suo amor proprio non può aver limite. Per amabile che sia il vostro stato, voi amerete voi stesso più che esso stato, quindi voi desidererete uno stato migliore. Quindi non sarete mai contento, mai in uno stato di soddisfazione, di perfetto amore del vostro modo di essere, di perfetta compiacenza di esso. Quindi non sarete mai e non potete esser felice, né in questo mondo, né in un altro.
(dallo Zibaldone, 30 agosto 1826)

sabato 12 gennaio 2008

ke potenza la fantasia, Fede!

'già. quando la fantaisa diventa realtà, con tnt di gesti, mode, riti, come i lukketti, allora la tua felicità è tnt, tnt davvero. perchè vuol dire che un libro è in grado di darti i sapori e le emozioni della vita vera'



cuore ti ribalto
claudia92 e federico moccia

venerdì 11 gennaio 2008

ma xkè dv beccare proprio me?!?

semplice!!
sn la più sfigata!!!

domani una bella interrogazione di scienze nn me la toglie nessuno..
dopo 3-4 gg incessanti di studio (si..va bhe..si fa x dire..)..
cmq..nn è servito a nn!! sn ancora qui..la sera prima a cercare d capire qlcs sul magnetismo terrestre e su ke c**o c'entri la dinamo autoindotta...(accetasi suggerimenti!!!)..
e dmn prima ora qll simpaticona della prof interroga su 50 pg a dire poco.. e in particolare su un capitolo ke nn ha spiegato e ke nn c'entra un emerito...
ma va bhe va bhe va bhe...
e siccome estrae a sorte un nome dalla busta ke ha preparato cn tnt amora sl x noi..io cn la fortuna ke ho esco x prima!!
ma ke bello!
anzi cm direbbe molto ironicamente mio fratello: ke giubilo!!!

io direi un pò meno ironicamente e cn tt il cuore: ma ke palllleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!
qst'anno scienze proprio nn la reggo...
se sopravvivo avviso..se nessuno ha più mie notizie è kiaro il xkè...
Notte Notte!!

sabato 5 gennaio 2008

ok..un pò in ritardo..

ma meglio tardi ke mai!!
e poi nn potevo certo fare a meno di farvi gli auguriiiii!!!!!

all is so difficult because...


and i can't do anything to change it..
sorry..

giovedì 3 gennaio 2008

Nevica!!


wow anke qui a corsico nevica finalmente!!!
si lo so ke c'è un sacco di gente ke dmn dv andare al lavoro e sta pregando in cinese xkè smetta..xkè nn ghiacci le strade ecc..lo spero anke io x voi!
xò dovete ammettere che crea una certa atmosfera natalizia!! e il massimo è guardare nevicare dalla finastra al calduccio sotto il piumone con un tazzone bollente di cioccolata tra le mani..
mmm...belloo!
ma va bhe..tnt x domani dovrebbe smettere e nn causare troppi danni...
in compenso finalmente sulle piste da sci nn è più tt artificiale la neve..
già e a me?? io a sciare nn c vado quest'anno..ufffiii!!!!
cmq godiamoci qst breve parentesi di aria d montagna in piena città..mentre io sognerò la montagna vera..e le piste..e gli istrutturi di snowboard!! (rientrano tra le bellezze naturali della montagna!)

martedì 1 gennaio 2008

a bhe..certoo..ora si spiega tt!

Un giorno la Follia decise coinvolgere i suoi amici a giocare a "Nascondino".
"Nascondino? Che cos'è?" - domandò la Curiosità."Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete.
Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò saràil prossimo a contare".
Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.
"1,2,3. - la Follia cominciò a contare.
La fretta si nascose per prima, dove le capitò.
La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.
La Gioia corse in mezzo al giardino.
La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.
L'Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.
La follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.
La disperazione era disperata vedendo che la Follia era già a novantanove."... E CENTO ! - gridò la Follia - "Ora comincerò a cercare".
La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto resistere all'impulso di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.
Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva decidersi da quale lato sarebbe stato meglio nascosto.
E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.
Quando tutti erano nuovamente riuniti, la Curiosità domandò: "Dov'è l'Amore?".
Nessuno l'aveva visto.
La Follia cominciò a cercarlo.
Cercò in cima a una montagna, nei fiumi e sotto le rocce, ma non trovò l'Amore.
Cercando da tutte le parti, la Follia vide un roseto, raccolse un bastone e cominciò a cercare tra i rami.
D'un tratto sentì un grido. Era l'Amore che urlava perché una spina gli aveva ferito un occhio.
La Follia non sapeva più cosa fare.
Cercò di scusarsi fino ad implorare l'Amore per avere il suo perdono. Arrivò a promettergli di seguirlo per sempre.
L'Amore accettò le scuse e la proposta della Follia.
Da quel giorno l'Amore è cieco ed è sempre accompagnato dalla Follia.